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Le foto del convegno del 15 maggio 2023

AGGRESSIONI PERSONALE SCUOLA, MASCIALE: SNALS CHIEDE TAVOLO DI CONFRONTO PER SICUREZZA SCUOLE DI PUGLIA”

AGGRESSIONI PERSONALE SCUOLA, MASCIALE: SNALS CHIEDE TAVOLO DI CONFRONTO PER SICUREZZA SCUOLE DI PUGLIA”

Lo Snals Puglia chiede l’apertura immediata di un tavolo di confronto con le istituzioni locali e con l’USR, in rappresentanza del MIM, per elaborare proposte concrete, che consentano alle scuole di tornare ad essere presìdi di legalità e sereni luoghi di apprendimento. A chi lavora in trincea servono fatti, soluzioni per garantire la sicurezza nelle scuole e, fino ad ora, non ci sembra che si stia lavorando in maniera incisiva in questo senso. Lo dimostra il progetto folle del dimensionamento, che, come abbiamo visto dal Piano relativo alla Puglia, produrrà mega istituti con un numero di alunni ingestibile, dal punto di vista della sicurezza, dal numero di collaboratori scolastici assegnati per decreto. Ricordo che i collaboratori nelle scuole hanno importanti funzioni di sorveglianza e sono quindi preposti anche a filtrare gli ingressi all’interno degli istituti di tutti coloro che non fanno parte del personale.” Così il segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale   Nei giorni scorsi un caso analogo si è verificato anche in provincia di Foggia, a Lucera. Stando a quanto dichiarato, il ministro ha dato mandato all’avvocato generale dello Stato “di valutare di costituirsi parte civile nel giudizio penale contro i due aggressori per tutelare lo Stato contro il danno di reputazione che ha subito la scuola.”

“È giusto che lo Stato faccia sentire la sua presenza ma, al netto di tutto questo, ci aspettiamo soluzioni da mettere in campo da subito. Non solo per i dirigenti ma per tutto il personale della scuola. – dice Masciale – La battaglia per la sicurezza è per lo Snals una priorità assoluta. La riforma del voto in condotta e delle sospensioni, che potrebbe entrare in vigore dal prossimo anno scolastico, non è sufficiente. “

“Lo scorso anno – ricorda il sindacalista – con nota 15.184 dell’8 febbraio, poi diffusa con una circolare alle scuole, Valditara comunicava la decisione di far difendere dall’Avvocatura generale dello Stato, in sede civile e penale, insegnanti e ATA che dovessero essere vittime di violenze ed aggressioni mentre sono nell’esercizio delle loro funzioni. Ci sembrò un segnale positivo ma sollevammo dubbi sul rischio che la procedura prevista potesse incontrare ostacoli sul piano burocratico. Oggi cogliamo l’occasione per chiedere al ministro un riscontro su quell’iniziativa. Quante sono state le situazioni effettivamente prese in carico dall’Avvocatura di Stato?”